European Comunity
   PREV / NEXT

produzione 2010

Alessandro Carboni
Lâu Nay - Primo Studio

Dal progetto Overlapping discrete boundaries

ideazione, direzione, object-media base e coreografia:
Alessandro Carboni
interpretazione e danza: Jianan Qu
musiche: Dickson Dee
direzione tecnica e interfaccia: Emanuele Lomello
physical computig e visual: Z25/ Arnaud Loonstra
e Machiel Veltkamp
sviluppo hardware: Gabriel Rapetti
logistica: Alessia Meloni
produzione: Associazione Culturale Ouroboros
contributi scientifici: Elisa Poli, Riccardo Mantelli (Urban Proximity Detector), Wallace Chang - School of Architecture of Hong Kong, LaDU/Laboratorio Densità Urbana - Facoltà di Architettura Cagliari, Paolo Atzori
supporto: Noise Asia (Hong Kong), Fabbrica Europa Firenze, Bunker and Muzeum (Ljubljana, SI), Abitare, D3D_Master Digital Environment_NABA

Lo spettacolo è realizzato nell'ambito del progetto "Focus on Art and Science in the Performing Arts" con il sostegno del Programma Cultura della Commissione Europea.


Nell'epoca delle città diffuse, dell'iper-produzione delle immagini e dei new-media appare necessario un ragionamento sul concetto di tempo, una riflessione sull'idea di memoria che si configura sempre più chiaramente come il difficile spazio entro cui costruire emozioni e verificare nessi e ipotesi sulle differenti strategie relazionali.
Questi fattori confluiscono in una dimensione, quella dell'archivio progressivo, che sempre più sposta la sua dimensione fisica verso quella di un flusso temporale frammentato in più luoghi, così come molti tempi e molti luoghi costituiscono ormai le nostre vite multi-dimensionali composte sì di luoghi fisici ma sempre più proiettate verso spazi virtuali in continua ridefinizione. La geografia dei corpi necessità di una nuova mappatura che sia dunque consapevole e ricettiva rispetto a questi continui cambiamenti che alimentano la nostra vita. Dalle periferie urbane, ai paesaggi rurali, alle megalopoli asiatiche la realtà esplorata viene ridisegnata dalle suggestioni di nuovi confini e nuovi modi di relazionarsi allo spazio.
Nasce così la geografia emozionale: una mappatura dei luoghi di cui si fa esperienza, una geografia che coinvolge la sensibilità ma che agisce attraverso i tempi di una ricerca condotta con cura. È questo il senso che emerge dalla ricerca di Carboni che della geo-politica culturale è diventato un attento osservatore e interprete.
Lâu Nay nasce dopo l'ultimo viaggio di Carboni in alcune megapoli del sud est asiatico. Durante questo tempo di perlustrazione/azione, Carboni ha raccolto le energie e le tensioni della città attraverso pratiche di esplorazione urbana sperimentali utilizzando il proprio corpo come strumento di analisi dello spazio. Al suo rientro in Europa, durante le successive residenze creative, ha elaborato Lâu Nay, una coreografia per un solo danzatore, basata sulla ricostruzione di una "geografia" mentale di luoghi, percezioni e frammenti mnemonici del suo viaggio nel sud-est Asiatico.
Le continue connessioni tra cervello e corpo, tra sinergie ed empatie tra capacità cognitive e traslazioni fisiche, offrono la possibilità di esplorare con facilità le connessioni cinestetiche tra il mentale e il fisico, tra il cervello e il corpo, tra l'immaginario e il reale, ovvero quello che comunemente le scienze cognitive indagano. In Lâu Nay la coreografia diviene strumento per indagare, codificare e studiare i processi cognitivi, percettivi e mnemonici. Il corpo del danzatore diventa il territorio in cui proiettare e traslare gli spazi da reali a metaforici e psichici.

www.alessandrocarboni.org


2010 production

Alessandro Carboni
Lâu Nay - first study

From the project Overlapping discrete boundaries

concept, direction, object-media base and choreography:
Alessandro Carboni
dance: Jianan Qu
music: Dickson Dee
technical direction and interactive media: Emanuele Lomello
physical computig and visual: Z25/ Arnaud Loonstra
and Machiel Veltkamp
software development: Gabriel Rapetti
assistance and organization: Alessia Meloni
production:Associazione Culturale Ouroboros
scientific contributions: Elisa Poli, Riccardo Mantelli (Urban Proximity Detector), Wallace
Chang - School of Architecture of Hong Kong, LaDU/Lab. of Urban Density - Faculty of Architecture- Cagliari, Paolo Atzor
support: Noise Asia, Hong Kong, Fabbrica Europa, Bunker e Muzeum, Ljubljana, Abitare, D3D_Master Digital Environment_NABA


The performance is part of the project "Focus on Art and Science in the performing arts"  with the support of Culture Programme of the European Union.


This is the era of the city, of hyper-production of images and of new media it emerges a need for a rethinking on the concept of time, a reflection on the idea of memory that appears as the complex place within which to build emotions and verify connections and assumptions about the different relationship strategies. All these factors converge to one dimension, like a progressive archive, which increasingly shifts its  physical size to a fragmented flow: several places, as many times and many places in our lives have become a multi-dimensional compound of physical places, still more and more geared to virtual spaces in continuous re-definition. Therefore a geography for the human body strives for a new map, a map that needs to be as conscious and receptive as these constant changes that fuel our lives.
The objective is that to explore some cities in the five continents. Each of them will be studied for a brief period through a residence. During this time, energies and tensions of cities will be picked up through experimental practices of exploration and urban analysis using materials (video, audio, body and geo-locative technologies and sensors) for the construction of site specific actions.

www.alessandrocarboni.org