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Casa Laboratorio per le Arti del Teatro
São Paulo - Pontedera

SESC-SP
Regione Toscana - Settore Cooperazione Internazionale
Fondazione Pontedera Teatro
Comune di Pontedera

Artistic Directors: Carlos Augusto Carvalho and Roberto Bacci
Coordination: Carla Pollastrelli
Direction of musical and vocal research: Francesca Della Monica


The idea for a Casa Laboratorio per le Arti del Teatro  was conceived in 2003, under the combined auspices of the Cultural Department of the Sao Paulo City Council, of SESCSP, the Regione Toscana, the Fondazione Pontedera Teatro, the Pontedera City Council and the Italian Institute of Sao Paulo. The aim was to create a space for training, artistic and cultural production and the exchange of theatrical work and experience. This was a challenge of creation, production and organisation with Italian and Brazilian artists, based on fifteen years of the Pontedera Teatro's activity in Brazil.

From the start, the Casa Laboratorio was conceived as an innovative model of collaboration between public and private, Brazilian and Italian agencies in a context of continuity, individuating specific actions, partners and sponsors for each activity.

The Casa Laboratorio is therefore at the same time, an artistic group in development, a sequence of activity for the creation of theatrical 'social workers' and a range of cultural activity, performances and training open to the community.  It is an organisational prototype in which theatrical work is the tool for the training of workers and an instrument of social consciousness and action. 

Three years after the launch of the project, the Casa Laboratorio has undertaken numerous activities, mostly in Sao Paulo, but also in Rio and Belo Horizonte.  Activities have included:  intensive practical training workshops for the nucleus of artists and organisers; specialist workshops for the theatrical community; programmes of documentation and theatrical culture for the public; the staging of the production L'Ombra di Quixote (debuted in August 2005 and performed in Sao Paulo, Rio and Belo Horizonte until March 2006), directed by Caça Carvalho and Roberto Bacci; performances, workshops and encounters aimed at the community and the workers of the ONG in cultural centres in the outskirts of Sao Paulo and a theatrical expedition to the sertão of Carirì, in the north-east of Brazil.  This last activity was the first stage of developing and rehearsing a new production. It was at the same time an interactive project with children and teenagers of the Fondazione Casa Grande di Nova Olinda and an occasion to meet the artists of the popular traditions of the region.

The theatrical expedition to the north-east of Brazil has been important for the development of the Casa Laboratorio and its forthcoming production. The threads of theatrical research met the themes of artistic training in encounters with the popular artists that embody traditional art forms and the interaction with the places and communities of the Cariri area. In this sense, the long residence of the group in Nove Olinda was not just a creative retreat, but an occasion for meeting and exchange with local artists, some of whom are actively collaborating in the creation of the new show. The sertão of Carirì is in fact a sort of 'Monument Valley' for the traditional art-forms of the north-east of Brazil.
A theatrical exploration has become also, an investigation of cultural and artistic identity; of the diversity stimulated by the exchange between different art forms and generations of artists and artisans; about the cultural, social and economic developments that such encounters can generate. The promise of the Casa Laboratorio per le Arti del Teatro to the hundreds of people we met in Cariri, is to return with the new show so profoundly inspired by this artistic journey.

see also
http://www.pontederateatro.it/attivita.php

 

 

Casa Laboratorio per le Arti del Teatro
São Paulo - Pontedera
 

SESC-SP
Regione Toscana - Settore Cooperazione Internazionale
Fondazione Pontedera Teatro
Comune di Pontedera

Direzione artistica: Carlos Augusto Carvalho e Roberto Bacci
Coordinamento generale: Carla Pollastrelli
Direzione della ricerca vocale e musicale: Francesca Della Monica

L'idea della Casa Laboratorio per le Arti del Teatro nasce nel 2003, grazie agli sforzi congiunti dell'Assessorato alla Cultura del Comune di São Paulo, del SESCSP, della Regione Toscana, della Fondazione Pontedera Teatro, del Comune di Pontedera e dell'Istituto Italiano di Cultura di São Paulo, con il desiderio di dar vita a uno spazio per la formazione, la produzione artistica e culturale, lo scambio di opere ed esperienze nell'ambito delle arti del teatro. Una sfida creativa, produttiva e organizzativa con artisti italiani e brasiliani che ha alle spalle 15 anni di presenza del Teatro di Pontedera in Brasile.

Sin dall'inizio la Casa Laboratorio si è proposta come un modello innovativo di collaborazione tra enti pubblici e privati, brasiliani e italiani, in una prospettiva di continuità, individuando di volta in volta azioni specifiche, partner e sponsor.
La Casa Laboratorio è quindi al contempo un gruppo artistico in formazione, un progetto articolato di azioni rivolte alla creazione di operatori sociali del teatro, e un insieme di attività culturali, di spettacolo e di formazione aperte alla comunità: un prototipo di organizzazione in cui il lavoro teatrale è campo d'azione per la formazione di operatori e strumento di conoscenza e di intervento sociale.

A tre anni dall'avvio del progetto, Casa Laboratorio ha realizzato, soprattutto a São Paulo, ma anche a Rio e a Belo Horizonte, numerose attività: laboratori pratici intensivi volti alla formazione del nucleo artistico e degli organizzatori; workshop di specializzazione aperti alla comunità teatrale; programmi di documentazione e di cultura teatrale rivolti al pubblico; l'allestimento dello spettacolo L'ombra di Quixote (che ha debuttato nell'agosto del 2005 ed è stato presentato a São Paulo, a Rio e a Belo Horizonte fino a marzo 2006) con la regia di Cacà Carvalho e Roberto Bacci; spettacoli, laboratori e incontri indirizzati alla comunità e a operatori di ONG in centri culturali della periferia di São Paulo; la spedizione teatrale nel sertão del Carirì, nel Nord-est del Brasile, prima tappa del lavoro di ricerca e di prove sul prossimo spettacolo, che è stata nel contempo progetto di interazione con i bambini e gli adolescenti della Fondazione Casa Grande di Nova Olinda e occasione d'incontro con artisti delle tradizioni popolari della regione.

La spedizione teatrale nel Nord-est del Brasile ha importanti conseguenze nella prospettiva di sviluppo della Casa Laboratorio e della sua prossima creazione: le linee della ricerca scenica incontrano i temi della formazione artistica, del confronto con artisti popolari che incarnano forme tradizionali, dell'interazione con i luoghi e le comunità dell'area del Cariri. In questo senso la lunga residenza del gruppo a Nova Olinda, oltre ad un ritiro creativo, è stata occasione per l'incontro e lo scambio con gli artisti locali, alcuni dei quali stanno attivamente collaborando alla creazione del nuovo spettacolo. Il sertão del Cariri è infatti una specie di "Monument Valley" delle forme tradizionali del Nord-est del Brasile. Il lavoro di ricerca è diventato così al tempo stesso un lavoro sull'identità culturale e artistica; sulla diversità che viene stimolata l'incontro tra diverse forme di arte e tra generazioni di artisti e artigiani; sullo sviluppo culturale, sociale ed economico che questi incontri potranno generare.
La promessa della Casa Laboratorio per le Arti del Teatro alle centinaia di persone incontrate nel Carirì è di tornare con il nuovo spettacolo così profondamente ispirato da questo viaggio artistico.

vedi anche
www.pontederateatro.it/attivita.php

 

Casa Laboratorio São Paulo /
Fondazione Pontedera Teatro

O homem provisorio

a production by SESC SP and
Fondazione Pontedera Teatro

text: Geraldo Alencar 
artistic direction of the project
and the show: Cacà Carvalho
artistic co-direction of the project
and the show: Roberto Bacci
score and vocal training:
Francesca Della Monica
scenery and costumes: Marcio Medina
lighting project: Fabio Retti
stage sculptures and make-up: Vavà Torres
general coordination: Carla Pollastrelli
with: Dinho Lima Flor, Fabiana Barbosa,
Joana Levi, Laila Garin, Leonardo Ventura,
Majò Sesan, Marcelo Valente, Raquel Tamaio
assistant director: Joana Levi
assistant technician: Jonas Soares
in charge of production: Adriano Rizk
with the support of the Tuscany Region -
Sector for International Cooperation 

O homem provisorio (The Provisional Man) is the second show by the Laboratory Home under the guidance and direction of Cacà Carvalho, with the artistic collaboration of Roberto Bacci, the fundamental contribution of Francesca Della Monica and the complex research on space by Marcio Medina. The work of staging the show was strongly inspired by the theatrical expedition carried out by the Casa Laboratorio group in the sertão of the Cariri in September 2006. This exploratory trip to research the profound identity of Brazil brought with it a constellation of other fruitful activities: interaction with the Fundação Casa Grande of Nova Olinda (the extraordinary school of cultural management for the education of children and teenagers from the sertão), the publication of original sonnets by Geraldo Alencar, heir of the great popular poet Patativa do Assaré, the musical improvisations by Di Freitas, the original woodcuts by Nilo, and photographic and film documentation by Massimo Verdastro.
Inspired by the extraordinary epic work Grande Sertão by João Guimarães Rosa, O homem  provisorio was conceived as the stage translation of the main themes in the novel which show the spectator the misfortunes of the leading character Riobaldo through life's sertão. Sertão is the vast, semi-arid region that includes many of the north-eastern states of Brazil and is the ambient of Guimarães Rosa's stories. From the tissue of the show the fundamental circumstances and characters of the novel follow the narrator's story from childhood to maturity. The story's axis is the dichotomy between God and the Devil (Capeta is one of his thousand names).
As scene follows scene, we see love discovered in Riobaldo's first encounter with Diadorim, the child on the riverbank who will be revealed as the great enigma in the troubles of his life; the meeting with Nhorinha, the prostitute who awakens passionate desire in the main character, part of a band of jaguncos (bandits - somewhat similar to Manzoni's bravi - often hired by landowners or politicians to defend their interests through violence); the sweet Otacilia who grants the safety of marriage when no war rages; Riobaldo's encounter with the jaguncos' chief and his path towards maturity, becoming the White Urutu; we witness the final confrontation with the ever-present diabolic opposing forces, and at last the great revelation of the play that circumscribes the protagonist and the spectator within the boundaries of life's precariousness.
O homem provisorio received the prestigious Shell Award for the best lighting project.
The play's debut was on March 30 2007 in São Paolo at the SESC Paulista.

Casa Laboratorio São Paulo /
Fondazione Pontedera Teatro

O homem provisorio
 
una produzione SESC SP e
Fondazione Pontedera Teatro

testo: Geraldo Alencar 
direzione artistica del progetto
e dello spettacolo: Cacà Carvalho
co-direzione artistica del progetto
e dello spettacolo: Roberto Bacci
partitura e preparazione vocale:
Francesca Della Monica
scene e costumi: Marcio Medina
progetto luci: Fabio Retti
sculture di scena e trucco: Vavà Torres
coordinamento generale: Carla Pollastrelli
con: Dinho Lima Flor, Fabiana Barbosa,
Joana Levi, Laila Garin, Leonardo Ventura,
Majò Sesan, Marcelo Valente, Raquel Tamaio
assistente alla regia: Joana Levi
assistente tecnico: Jonas Soares
responsabile per la produzione: Adriano Rizk
con il sostegno della Regione Toscana -
Settore della Cooperazione internazionale 


O homem provisorio (L'Uomo provvisorio) è il secondo spettacolo realizzato dalla Casa Laboratorio, con la guida e la regia di Cacà Carvalho, la collaborazione artistica di Roberto Bacci, il contributo fondamentale di Francesca Della Monica, la complessa ricerca sullo spazio di Marcio Medina. Il lavoro di allestimento è stato profondamente ispirato dalla spedizione teatrale che il gruppo della Casa Laboratorio ha realizzato nel sertão del Cariri nel settembre del 2006. Questo viaggio di conoscenza e di ricerca nell'identità profonda del Brasile ha portato con sé una costellazione di altre attività feconde: l'interazione con la Fundação Casa Grande di Nova Olinda (la straordinaria scuola di gestione culturale che si propone di educare bambini e adolescenti del sertão), la pubblicazione dei sonetti originali di Geraldo de Alencar, erede del grande poeta popolare Patativa do Assaré, le improvvisazioni musicali di Di Freitas, le xilografie originali di Nilo, la documentazione fotografica e filmata di Massimo Verdastro.
Ispirato alla straordinaria epopea Grande Sertão di João Guimarães Rosa, O homem  provisorio è stato concepito come una traduzione scenica dei temi principali presenti nel romanzo che mostrano allo spettatore le traversie del protagonista Riobaldo attraverso i sertão della vita. Sertão è la vasta regione semi-arida che abbraccia molti stati del Nord-est brasiliano ed è l'ambiente delle storie di Guimarães Rosa. Dalla tessitura dello spettacolo emergono le circostanze e i personaggi fondamentali che nel romanzo segnano il racconto del narratore: dall'infanzia alla maturità. L'asse  della storia è la dicotomia tra Dio e il Diavolo (Capeta è uno dei suoi mille nomi).
Nello svolgersi delle scene vediamo la scoperta dell'amore nel primo incontro di Riobaldo con Diadorim, il bambino in riva al fiume che si rivelerà come il grande enigma nelle traversie della sua vita; l'incontro con Nhorinha, la prostituta che risveglia il desiderio passionale nel protagonista, giunto a far parte di una banda di jaguncos (banditi - un po' simili ai bravi manzoniani - spesso assoldati da proprietari terrieri o da politici per difenderne con la violenza gli interessi); la dolce Otacilia che concede la sicurezza del matrimonio quando la guerra non infuria; l'incontro di Riobaldo con il capo dei jaguncos e il suo cammino verso la maturità, trasformandosi nell'Urutu Bianco; assistiamo infine al confronto finale con le forze diaboliche e antagoniste sempre presenti, e finalmente alla grande rivelazione dello spettacolo che circoscrive il protagonista e lo spettatore nei confini della provvisorietà della vita.

O homem provisorio ha ricevuto il prestigioso Premio Shell per il migliore progetto luci.
Lo spettacolo ha debuttato il 30 marzo 2007 a San Paolo al SESC Paulista.