FABBRICA EUROPA 2003 Tendopolis. La fabbrica della città
Firenze, Stazione Leopolda 2 - 31 maggio 2003
... opporre la 'città-tenda' alla 'città-carcere' significa per me creare forma e spazio per una città che non esiste ancora, ma della cui non esistenza soffriamo tutti le conseguenze. La sfida che propongo alla città attuale è dunque la sfida di saper accogliere al suo interno i diversi di ogni tipo, non per dovere di ospitalità, ma come speranza progettuale... Giovanni Michelucci
In dieci anni Fabbrica Europa è stata, e sempre più diventa, una città nella città. Però una "città-tenda", nomade, aperta, spazio dell'accoglienza, del confronto e delle identità in movimento, percorsa e visitata da flussi di creazione e di produzione che si "affrontano" con i propri linguaggi. Non bandisce né esorcizza il conflitto, ma lo trasforma in una ricchezza profonda, insostituibile nella cultura e nell'arte contemporanea così come nella società d'oggi. Nella contrapposizione michelucciana la Fabbrica vuole leggere un'ambiguità e un percorso. La tenda è la figura dell'accoglienza, della leggerezza, del nomadismo, del confronto e della "variabilità", ma è insieme anche l'immagine forte del suo contrario: del campo profughi, di concentramento, del luogo della precarietà, degli sfollati, dei militari e dei prigionieri. Ma il percorso tenda-vela in positivo progetta il viaggio, l'incontro, la creatività condivisa, la mobilità modulare dei diversi che si incontrano.
Direzione artistica Maurizia Settembri, danza e multimedia Roberto Bacci, teatro Lorenzo Pallini, musica Sergio Risaliti, arte visiva Bruno Casini, comunicazione
Con il contributo di Comune di Firenze Provincia di Firenze Regione Toscana Ministero per i Beni e le Attività Culturali Commissione delle Comunità Europee Ente Cassa di Risparmio di Firenze
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