European Comunity
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2007-2008 production

Giulia Mureddu
BAVA

choreography and direction: Giulia Mureddu
in collaboration with Ulrike Quade
dance: Giulia Mureddu
marionette: Ulrike Quade
music: Stravinsky, MatPogo, Bjork, Nohalewis'Mahlon Tails
musical arrangement: Robin Tunca, Giulia Mureddu
lighting: Roland van Ulden
assistance: Robin Tunca
costume: Giulia Mureddu, Ulrike Quade
produced by: Danswerkplaats, Amsterdam

part of MOVING_movimento 2007
a project by Fabbrica Europa; Festival Santarcangelo dei Teatri; Giardino Chiuso / Teatro dei Leggieri, San Gimignano; Officina Giovani - Cantieri Culturali ex Macelli, Prato; Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili del Comune di Prato


This work by Guilia Mureddu is a duet between a dancer and a marionette. Its starting point is an investigation of the 'monster' hidden in each of us. The piece reflects on the duality of the urge to let the monster emerge and the attempt to halt or inhibit it. The marionette therefore represents a means of disinhibition - the 'monster -trigger' that makes it possible for us to strip ourselves of our normal attire and put on new or remote aspects of our personality without having to assume responsibility for them.
Combining two such different artistic forms- dance and the manipulation of the marionette- encouraged the choreographer to undertake a exploration of movement as a visual and plastic element. The themes that the choreographer has investigated through improvisation and technical exercises include: the body as scenography, the dialogue between performer and manipulator, orientation in relation to an object and the being placed in the service of the object.
The visual and plastic nature of the movement was developed through a detailed analysis of gestual material, responding to the impulse that generates a movement only to then fragment or dismember it, studying and transforming its fabric.

 

Giulia Mureddu. Born in Rome in 1973, in 1991 she left Italy to pursue her studies at the Theaterschool in Amsterdam, where she graduated in 1995. Since then she has embarked on an intense career as a dancer, working with Dutch companies including Shusaku Takeuchi, Paul Selwin Norton, Rogie & Company, Hans Hof Ensemble, Dylan Newcomb, Leine & Roebana, Anouk van Dijk and Gabriella Maiorino.
In parallel, from 1996, she has also focussed on choreographic work, creating a number of productions. In 1996 she realised And Igor Saw Everything. In 2000 she debuted her first solo work Grief-one and two years later created Learn to Drown. In 2005 she developed the first phase of Plugged, which was completed in 2006. Subsequently she has initiated the research phase of Bava, in collaboration with the marionettist Ulrike Quade. From 2006 she has been part of the ACE (Advanced Choreographic Exploration) programme, run by the Danswerkplaats in Amsterdam. She is also one of the founders of the new dance workshop Danslab dell'Aja.

 

produzione 2007-2008

Giulia Mureddu
BAVA

coreografia e regia: Giulia Mureddu
in collaborazione con Ulrike Quade
danza: Giulia Mureddu
marionetta: Ulrike Quade
musica: Strawinsky, MatPogo, Bjork, Nohalewis'Mahlon Tails
collage musicale: Robin Tunca, Giulia Mureddu
luci: Roland van Ulden
assistenza: Robin Tunca
costumi: Giulia Mureddu, Ulrike Quade
prodotto da: Danswerkplaats, Amsterdam

nell'ambito di MOVING_movimento 2007
un progetto di Fabbrica Europa; Festival Santarcangelo dei Teatri; Giardino Chiuso / Teatro dei Leggieri, San Gimignano; Officina Giovani - Cantieri Culturali ex Macelli, Prato; Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili del Comune di Prato

Punto di partenza di questo lavoro di Giulia Mureddu, un duetto tra una danzatrice e una marionetta, è l'idea di indagare il "mostro" che si nasconde in ognuno di noi e di riflettere sulla dualità tra la spinta a lasciarlo emergere e il tentativo di frenarlo o inibirlo. La marionetta viene così a rappresentare il tramite per la disinibizione - il "monster trigger" che rende possibile spogliarci dalle nostre vesti abituali per indossare nuovi o remoti aspetti della nostra personalità, senza tuttavia dovercene assumere la responsabilità.
L'idea di far coesistere due forme artistiche così diverse, la danza e la manipolazione della marionetta, ha portato la coreografa ad intraprendere un lavoro di ricerca sul movimento come elemento visuale e plastico.
Il corpo come scenografia, il dialogo tra performer e manipolatore, l'orientamento rispetto all'oggetto, l'essere al servizio dell'oggetto, sono alcuni degli aspetti che la coreografa ha indagato con esercizi di tecnica e improvvisazione.
La natura plastica e visiva del movimento è stata invece approfondita attraverso un'analisi accurata del materiale gestuale, risalendo all'impulso che ha generato un movimento per poi frammentarlo o "smembrarlo", studiandone e trasformandone la tessitura.


Giulia Mureddu, nata a Roma nel 1973, nel 1991 lascia l'Italia per seguire gli studi alla Theaterschool di Amsterdam, dove si è diplomata nel 1995. Da allora ha intrapreso un'intensa carriera come danzatrice, lavorando con diverse compagnie olandesi tra cui Shusaku Takeuchi, Paul Selwin Norton, Rogie & Company, Hans Hof Ensemble, Dylan Newcomb, Leine & Roebana, Anouk van Dijk e Gabriella Maiorino.
Parallelamente, dal 1996, si è dedicata alla ricerca coreografica, creando diverse produzioni. Nel 1996 realizza la coreografia And Igor saw everything; nel 2000 esordisce con il suo primo assolo Grief-one e due anni dopo crea Learn to drown. Nel 2005 lavora alla prima fase di ricerca di Plugged, portato a termine nel 2006. Successivamente ha iniziato le fasi di ricerca per Bava, in collaborazione con la marionettista Ulrike Quade.
Dal 2006 fa parte del programma ACE (Advanced Choreographic Exploration) del Danswerkplaats di Amsterdam ed è inoltre tra i fondatori del nuovo laboratorio di ricerca Danslab dell'Aja.