European Comunity
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RUNG PUNG
Presenze d'Africa
Roma, giugno-settembre 2008

direzione artistica progetto: Badara Seck, Isabella Valoriani
collaborazione al progetto: Matteo Agostini, Lorenzo Pallini
organizzato da Associazione Fabbrica Europa
in collaborazione con Associazione Musica e Oltre
con il sostegno di: 
Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali
Regione Lazio, Assessorato alla Cultura, Spettacolo e Sport
con la collaborazione di Municipio Roma XVI
e la  partecipazione di:
Ambasciate Paesi Africani di Roma
Radio  Televisione Senegal
Liceo Classico E. Montale di Roma
Libreria Griot  di Roma

Da giugno a settembre 2008 ha avuto luogo a Roma RUNG PUNG - PRESENZE D'AFRICA, un progetto musicale interdisciplinare e multiculturale, in cui l'Africa si incontra con l'Europa sul comune terreno della musica, ideato dal musicista senegalese BADARA SECK.
La manifestazione, organizzata da Fabbrica Europa e realizzata con il sostegno dell'Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma e il Municipio Roma XVI è una delle pochissime in Italia concepita e diretta in prima persona da un esponente della cultura africana. In programma tre grossi appuntamenti di musica e danza in anteprima nazionale e un workshop sulla musica africana, dalle tecniche agli strumenti.

BADARA SECK, artista carismatico e generoso, prende l'avvio dalla visione del mondo propria della tradizione africana e dalla comune piattaforma di confronto della musica e della creatività per dar vita ad un momento di dialogo fra artisti e non solo appartenenti a diverse etnie. Filo conduttore il racconto del percorso- viaggio compiuto dai nuovi cittadini euro-africani che fanno parte del tessuto urbano e multiculturale della nostra società.
Obiettivo finale è lo sviluppo di progetti di produzione musicale in cui il linguaggio della musica riesca ad esprimere la complessità delle contaminazioni presenti nell'esperienza degli artisti africani che vivono e lavorano fuori dall'Africa, e ne metta in luce il valore sul piano etico e i tratti che le contraddistinguono, insieme alle sfide poste dal confronto con la modernità.
 
Occasione importantissima di questa riflessione è l'Anno Europeo del Dialogo Interculturale che rappresenta un'ulteriore opportunità per comprendere e valorizzare le differenze anche in ambito creativo e per favorire la circolazione di idee e opere in un contesto di interscambio internazionale.
 
Centrale nel progetto la dimensione del laboratorio: dell'incontro di persone e di idee provenienti da territori geografici e linguistici lontani, in conflitto o comunque diversi. Un territorio di confronto che permette di dar voce e sistematicità al valore dello scambio e della reciprocità, chiamando artisti e operatori a condividere ancor più i processi di creazione, di diffusione, di trasmissione dei saperi.

Da una prospettiva multiculturale favorire questa dimensione significa sviluppare un percorso già iniziato da anni da Badara Seck nel Municipio XVI e sostenere dalla parte dell'arte e dello spettacolo i processi di cittadinanza che la nuova Europa vuole innescare in pienezza di dignità, nel rispetto dei percorsi originali di ciascun soggetto e di ciascuna comunità, maggioritaria o marginale che sia.
 
RUNG PUNG - PRESENZE D'AFRICA è parte di un progetto più articolato che prevede lo svolgimento di attività culturali continuative in varie aree geografiche, prime tra tutte l'Italia e il Senegal, in particolare nelle città di Roma, Firenze, Dakar e che dal 2007 ha aperto relazioni anche con la Tunisia in particolare in occasione delle Giornate Teatrali di Cartagine dove Badara Seck è stato premiato come miglior artista africano per la ricerca di linguaggi di innovazione artistica.
 
 

RUNG  PUNG
Presenze d'Africa
Roma, giugno - settembre 2008

Villa Pamphili -  Estate alla Casa dei Teatri

29 giugno
Villa Pamphili
  
 
AMANA MELOME' con il concerto INDIGO  RED
Amana  Melomé (voce) - Francesca Taranto (chitarra) - Francesco  Fagiani (basso) -  Paul Victor Dabiré (percussioni)

FEEC LEN BALLIAMO INSIEME spettacolo di danza e musica
Gruppo  Umu Maria
Compagnia di Danza e Musica Africana FaraFina Ritmi, diretta da Lamine Dabo
African Yelly Ndiguel, diretta da Yelly Thioune
 
Amana  Melomé
Nata in Germania, e cresciuta intorno al mondo (attualmente  risiede a Los Angeles), Amana Melomé viene da una famiglia di artisti. Suo  nonno Jimmy Woode, contrabbassista, debuttò nella mitica orchestra di Duke  Ellington e registrò con leggende del calibro di Ella Fitzgerald, Sarah  Vaughn, Billie Holiday e Dizzie Gillespie fino al suo ultimo respiro. Sua  nonna era una cantante jazz così come sua zia Shawnn Monteiro, tutt'oggi  attiva nella scena musicale internazionale. Un simile milieu non poteva che  produrre un'artista poliedrica, poliglotta e curiosa. Laureata a New York in  Liberal Arts, ha iniziato a esibirsi in locali jazz della Grande Mela e a  scrivere canzoni. Passata in California, incontra Saverio Sage Principini,  un produttore italiano già da moltissimi anni attivo a Los Angeles e  responsabile delle registrazioni californiane dei dischi di Vasco Rossi, Laura  Pausini e Eros Ramazzotti. Immediatamente Amana e Saverio cominciano a  scrivere e a registrare musica e a un anno di distanza completano Indigo Red,  il primo CD di Amana Melomé (Savana Records 2007), nel quale spicca la  presenza di Reggie Hamilton e Vinnie Colaiuta; il CD è distribuito in Europa  dall'etichetta indipendente IRMA Records. La musica di Amana è un armonioso intreccio di stili, dal Neo-Soul al Funk, dal Jazz alla Bossa al Reggae; i  suoi testi sono vivaci e animati da una consapevolezza e una purezza rare. Nel  concerto è accompagnata dai chitarristi italiani Francesca Taranto e Francesco  Fagiani e dal percussionista africano Paul Victor Dabirè del Burkina  Faso.
 
Feec Len
L'evento prende il  nome dall'espressione in lingua wolof Kay Feec che significa: vieni a  ballare con noi. In Africa la danza viene quasi sempre associata alla musica:  è sufficiente qualche battuta musicale perché, spontaneamente, i corpi si  immergano nel ritmo. L'appuntamento nasce con l'intento di coinvolgere in un  clima di festa gli spettatori. Feec Len Balliamo insieme chiude la serata con  la presentazione di danze e musiche di alcune realtà artistiche presenti a  Roma organizzate in gruppi e presenti sul territorio attraverso l'insegnamento  nelle scuole di danza.

6 luglio
Villa Pamphili

BADARA SECK ENSEMBLE con il concerto RUNGAFRIKA
 
L'artista senegalese Badara Seck presenta  la nuova produzione RungAfrika realizzata con la formazione del suo nuovo  ensemble musicale. Un concerto che intende esplorare le diversità culturali  dell'Africa dei Suoni. Il concerto prevede in una suggestiva contaminazione di generi la presenza di musicisti africani e solisti italiani.  Il concerto sarà integrato dalla presenza in scena dei danzatori del gruppo Allahlake  con coreografie originali di Keba Seck

RUNGAFRIKA
BADARA SECK Ensemble
Badara Seck (voce) - Matteo Agostini (sassofono) - Alpha Diene (percussioni) - Ismaila Mbaye   (percussioni)
Madya Diebete (kora) - Vittorio Sonsini (basso) - Claudio Storniolo (tastiere) - Ezio Cherubino Zaccagnini (batteria)
coreografie originali Keba Seck Gruppo Allahlake

INCONTRO
Badara Seck insieme al Presidente del Municipio ROMA XVI e alla direzione di Fabbrica Europa  promuovono un  incontro per raccontare nascita e sviluppo di un progetto di lavoro volto ad  intensificare le relazioni culturali  fra Italia, Europa ed Africa  alla ricerca di una politica più sistematica e organica di dialogo e confronto fra i vari centri di creazione dei diversi mondi e continenti.  Fabbrica Europa, riconosciuta dall' Unione Europea per il triennio 2008-2010 tra gli "organismi culturali che perseguono obiettivi di interesse europeo"  facendosi promotore di  questo progetto intende proseguire le linee tematiche incentrate ancora sul dialogo interculturale contemporaneo in ambito creativo lavorando intorno ai nessi tra  EUROPA>MEDITERRANEO>AFRICA: radici comuni, incontri e scontri, scambi e migrazioni più o meno forzati, comunque sintesi rilevanti sul piano della produzione artistica e culturale stratificatasi nel tempo.

13 settembre
Via Massimilla

TAM TAM AFRICA BRASILE
Akuna Matata
African Percussions Ensemble
Jam percussions

Meeting di suonatori di djambe, sabar, tama, atabaque, pandeiro, tamborim, conga, tammorra, tamburello

Una jam session di percussioni che coinvolge musicisti che dialogano nell'area di Via Massimilla. I ritmi e le sonorità messe in rapporto riguardano differenti tradizioni, da quella brasiliana a quella dei djembe africani passando per la tradizione mediterranea. Un'occasione d'incontro e scontro sonoro tra musicisti di diversa provenienza. Ma anche un incontro di strumenti costruiti con materiali comuni, come il legno, il bambù, la zucca, il guscio di animali, le pelli, i metalli, che hanno però la propria forma, il proprio nome specifico e soprattutto vengono suonati ciascuno con una sua tecnica particolare.
Ogni musica ha il suo ritmo, ogni ritmo è caratterizzato dai suoi strumenti. Punto d'incontro le percussioni che hanno un ruolo determinante sia nella musica africana che in quella brasiliana. Un'occasione per approfondire la conoscenza e per dialogare attraverso un linguaggio comune di suoni. Un'orchestra tradizionale di tam tam parlanti, formata da strumenti ritmici di forme e materiali molto diversi.


22 - 23 settembre
Liceo Montale
 
Workshop con i giovani musicisti del Municipio XVI: cinque master class sulla musica tradizionale africana la cui caratteristica principale è quella di essere trasmessa in genere oralmente.
Il laboratorio è curato da Badara Seck per quanto riguarda voce e canto e vedrà la presenza di due percussionisti per i due diversi tipi di strumenti a percussione: un musicista per la kora e un danzatore. Un'occasione per mettere in luce la tipologia più propria dell'attività musicale in Africa, dove i musicisti accompagnano feste, cerimonie e riti.

RUNG PUNG
Presenze d'Africa

Rung Pung  is an interdisciplinary project, created by the Senegalese musician Badara Seck. The project is connected primarily to music and dance, but open to influences from poetry, fashion, philosophy and literature. It is thus connected to much of the culture that the African community has produced both within and outside their continent of origin.

In its most interesting dimension, Rung Pung is a trans-african, multicultural project strongly rooted in the traditional African vision of the world, but capable of reaching all migrants -African and non-African, artists and non-artists. It draws in all those that want to interpret the languages, stories and professionalism that they encounter in the north of the world and above all in western Europe. The viewpoints of the new Italian and European citizens of African origin creatively encounter those of other Europeans. Through this meeting Rung Pung suggests a way of researching music, and culture generally, weaving together the transmission of African tradition (and its associated techniques) and the contemporary methods and cultural legacy of the west.

'Rung Pung' is a neologism that seeks to onomatopoeically reproduce the sound of the pestle as it beats the mortar. For Badara Seck this is a word that is strongly tied to African tradition and to the rites associated with birth. The 'legend' of rhythm as an innate inheritance of the African derives from what can be defined as a rite of passage - the sound that every African child hears even before birth - rung pung, the rhythm of beating and raising the pestle.
 
Rung Pung is the journey towards and through a new Africa belonging to the new euro-african citizens, that is able to innovate itself without renouncing the past. It is able to fertilise the world, even the world that for centuries tried to eliminate it, exploit it and consume it. In the new millennium, it rests with these new Euro-Africans to revolutionise both the European metropolis and the fragile post-colonial African nations. Rung Pung is the artistic synthesis of this process whose concrete and practical objective is a cosmological and philosophical reorganisation.

The project aims to develop cultural production that express the complexity inherent in the experience of African artists that live and work outside Africa. 

Rung Pung  will involve the development of ongoing cultural activity in different parts of the world, primarily in Italy and Senegal, specifically in Rome, Florence and Dakar.

The project will invite the participation of prestigious African artists (some of whom live in Italy or elsewhere in Europe) and European artists. It will be based in Florence at Fabbrica Europa and at Presenze d'Africa in Rome. It will consist of a number of phases in continuous evolution:

Training activity: in dance, music, theatre and new technology through courses in schools, internships and workshops for young migrants and others; workshops for the project artists to develop original productions; and open sessions for the public to assist in and contribute to the creative process.

Festivals: staging of public events (music, dance, theatre and visual arts) and original productions. Cultural productions specifically created to witness to the journey undertaken by African and European artists will be presented at Fabbrica Europa (Florence, in May), Presenze d'Africa (Rome, in July) and at the Festival AfroEuropeo (Dakar, in December).

Meetings: a series of meetings and conferences about immigration and the problems of migrants from their own point of view.

Media work: the working process and outcomes of Rung Pung will be constantly monitored by video and audio recording with the aim of broadening access to the project. The collected material, (enriched by interviews and documentary footage about the project's methodology and the possibility of integration through cultural activity), will be used in cultural television programmes.

 

Badara Seck Ensemble
Musiche dal Senegal tra tradizione e modernità

Badara Seck, voce / voice
Matteo Agostini, sassofono / saxophone
Madya Diabate, kora
Alpha Diene, percussioni / percussions
Ismail Mbaye, percussioni / percussions
Riccardo Manzi, chitarra / guitar
Keba Seck, danza / dance
Pap Seck, percussioni / percussions
Papi Tall, basso / bass
Luigi Tirozzi, tastiere / keyboards

Il concerto, sotto la direzione artistica di Badara Seck e a partire dalla sua straordinaria esperienza artistica e professionale, chiama a partecipare al progetto  musicisti africani (alcuni dei quali, come lui, in perenne viaggio tra l'Europa e l' Africa) e musicisti italiani. Il concerto è la prima tappa produttiva del progetto Presenze d'AFrica.
 
The concert, under the artistic direction of Badara Seck and with his extraordinary artistic and professional experience, includes African and Italian musicians and is the first stage of the project Presenze d'Africa.

 

LES NÈGRES
Clownerie de Jean Genet

un progetto teatrale di
Gustavo Frigerio e Badara Seck

regia: Gustavo Frigerio
direzione musicale: Badara Seck
con: Badara Seck, Félicité Mbezele,
Macodou Mbengue, Anne Marie D'Oliveira
percussioni: Alpha Diene
coproduzione: Associazione Culturale Temperamenti, Roma
Fabbrica Europa, Firenze


Nous sommes ce qu'on veut que nous soyons,
nous le serons donc jusqu'au bout, absurdement.


Questo progetto nasce dall'idea primaria di una messa in scena del testo teatrale Les Nègres di Jean  Genet a partire dall'incontro tra il regista e coreografo italiano Gustavo Frigerio e il musicista e griot senegalese Badara Seck.
Il progetto teatrale viene attuato con un gruppo di otto artisti africani ed è pensato come un work in progress che si articolerà in diverse fasi con la presentazione, nell'ambito di Fabbrica Europa 2008, della seconda tappa di lavoro.
L'idea di questo lavoro è nata dall'intuizione che attraverso questo incontro il testo di Genet  - ancora dopo 50 anni - può provocare un positivo cortocircuito in grado di non eludere le domande fondamentali poste dall'arrivo di altre culture nelle nostre società. Le parole di Genet hanno ancora oggi il potere di andare a pescare il nostro razzismo più profondo e ben nascosto dal fumo della multiculturalità.

La pièce di Genet è organizzata intorno a un tema principale: l'opposizione, semplificata come in un disegno, tra Neri e Bianchi.
Un gruppo di commedianti neri mette in scena uno spettacolo, una clownerie con canti e danze, per un altro gruppo di commedianti mascherati da bianchi: la Corte.
Lo spettacolo rappresenta l'assassinio di una donna bianca. Il suo cadavere si trova in un sarcofago bianco, al centro della scena. In realtà il catafalco è vuoto e il rito serve a nascondere l'esecuzione di un Negro, condannato per tradimento dalla comunità nera.
Compiuto il rito, la Corte scende dalla sua postazione, una passerella sopraelevata, e viene massacrata.
La forza evocativa del canto e della danza riesce a far risuonare il senso delle parole e a creare un'atmosfera piena di energia e di follia che lascia spazio all'iniziativa degli artisti e al loro temperamento prorompente.

 

Badara Seck

Badara  Seck was born in Senegal to a family of Griots. At a very young age he began to study the griot tradition with his family. Gifted with great charisma and musical talent he went on to study at the Conservatorio of Dakar. He then began to travel the world with his voice and his stories and then with his own songs and music. In Senegal he founded a group called Penc. From 1990 to 1993 he worked in Canada as a spokesman for a Canadian NGO, promoting aids awareness and the campaign against female mutilation in Africa. 
In 1995 he started performing as a musician at the Zurich theatre in Switzerland, where he played the part of Orfeo Negro. Through this role, he met Peter Brook and other influential artists such as the harpist Andreas Vollenweider, with whom he played in concert. 
In Switzerland he collaborated in research, workshops and concerts with the prestigious  Atelier of  ethnomusicology directed by Laurent Aubert. He played with the pianist Michel Petrucciani before the premature death of the latter. In 1998 he was chosen as an optimum substitute for the great Miriam Makeba in the famous Missa Luba, for the particularity of his voice. He often returned to Senegal where he continued his activity as a musician and griot, integrating his European experience. In 1999 he was vocal soloist in Supplica al Dio della Pace, at the Teatro Massimo in Palermo, directed by the composer Luigi Cinque. With Luigi Cinque he also participated in the multi-lingual project Hypertext-Ulisse, supported by the European Union as part of Euro-Mediterraneo programme, co-produced by Cinque and Fabbrica Europa.
He has participated in numerous international and Italian festivals, including Africa Poesia (2000), in Rome and in Florence during the VII edition of Fabbrica Europa. 
At this point he moved permanently to Rome and began a long term collaboration with Fabbrica Europa, developing an organic, shared body of project work. In this way, in 2004 the first nucleus of Rung Pung  was born, during Fabbrica Europa"s Extrafesta. Badara Seck proposes to lead Rung Pung as a workshop of creation with an ensemble of largely young but acclaimed African musicians from Tunisia, Senegal, Burkina Faso, the Ivory Coast and from Europe (above all France, Switzerland and Italy).
Badara Seck is part of the new generation of Griots that have travelled the world without renouncing neither to their African identity, nor to an active role in the transformation of Africa and Africans.

 

Photos 1, 2 and 3: by Riccardo Bonciani

Photos 4  and 5: by Roberto Cavallini

Photo 6: by Eric Boudet