European Comunity
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2006 production

Francesca Proia and Danilo Conti
IL NON FARE

conception and choreography: Francesca Proia, Danilo Conti
dance: Francesca Proia

as part of MOVING_movimento 2005-06
a project by Fabbrica Europa, CANGO Cantieri Goldonetta and Santarcangelo dei Teatri
in collaboration with P.A.R.T.S. - Performing Arts Research and Training Studios, Brussels

The solo piece investigates space using two yogic parameters: paradox and rhythm.  The Pranayama is the science of rhythm belonging to yoga that studies the circulation of internal forces. Through an immersion in the Pranayama, Francesca Proia searches for movement that moves from fluidity towards coagulation, a tension that delineates the space through posture, a dance that arouses a meditation on form.  The dancer condenses her living matter, progressively dissolving it. Hiding herself in the space, she enters the world of form.  The meeting with the space is made possible by physical tension, a density concentrated in various parts of the body, which is progressively dispersed, becoming a minimal vibration in a body that quietly explodes into fragments and is carried into another dimension. An intimacy becomes form; a body becomes stone, without life, perfect, taking the spectator into another world through the vision of forms that hold the nostalgia of the warmth that they have contained. The body absorbs the lines of the cosmos through the fulfilment of rhythm, the integration of an individual rhythm into a common one, losing self-identity in order to take on nature- the colour of that which surrounds us.  Immersion in rhythm becomes immersion in space by creation and sharing of time.  (Francesca Proia)

Francesca Proia, born in 1975, has studied ballet, contemporary dance and hatha yoga.  She has collaborated with M Francia, M Iwana and S Rampelli.  From 1998 she has been part of the company TCP Tanti Cosi Progetti.  She has participated in various parts of the Tragedia Endogonidia by R Castellucci, collaborating in the choreography.  Buio Luce Buio (2004) was specially mentioned at the Festival Iceberg '05 and Qualcosa da Sala, in collaboration with Danilo Conti received special commendation at the Premio Scenario '05.
 
Danilo Conti is the founder of Teatro Naku, with the Venezualan writer and director Sonia Gonzales (1994).  In 1994 he founded TCP (Tanti Cosi Progetti) with Antonella Piroli.  The numerous productions of TCP include Un Castello di Carte (finalist for the Eti Stregagatto priza 2002), I Tre Porcellini (finalist Eti Stregagatto prize 1998), L'osservatorio di Palomar (il paese dove non si muore mai), Victor, Hansel e Gretel, Cappuccetto Rosso, and Il Gigante Egoista. Con TCP he has also realised  Le Ore (2003), Il Movimento Apparente (2003), Le Ceneri di Lola Montes (2000), La Punta dei Capelli (1996), Un Miracolo Superfluo (1994).  In 1994 he founded Studio Muni with Francesca Proia and Antonella Piroli which debuted with Apri gli occhi, a meeting between yoga, music and cinema.  In 2006, he realised Il Viaggiatore Immobile produced by the Accademia Perduta.

contact
teatrodanza@fabbricaeuropa.net

produzione 2006

Francesca Proia e Danilo Conti
IL NON FARE

ideazione e coreografia: Francesca Proia, Danilo Conti
coreografia e danza: Francesca Proia

nell'ambito di MOVING_movimento 2006
un progetto di Fabbrica Europa, CANGO Cantieri Goldonetta e Santarcangelo dei Teatri
in collaborazione con P.A.R.T.S. - Performing Arts Research and Training Studios, Bruxelles

Un assolo che indaga lo spazio secondo due parametri yoga: il paradosso e il ritmo. Il Pranayama, scienza del ritmo appartenente allo Yoga, studia i circuiti delle forze interiori. Attraverso il Pranayama la Proia cerca un movimento che dalla fluidità procede verso la coagulazione, una tensione che disegna lo spazio attraverso posture, una danza che desta una meditazione sulla forma; condensa la propria materia vitale e poi la dissolve progressivamente e, nascondendosi nello spazio, investiga il mondo delle forme. La tensione fisica, densità richiamata in alcune parti del corpo, è ciò che rende possibile l'incontro con lo spazio, poi si annulla progressivamente, divenendo minima vibrazione in un corpo che esplode silenziosamente in frammenti e la scomposizione porta in un'altra dimensione. Un'intimità che diventa forma, un corpo che diviene pietra, privo di vita, perfetto, e lo spettatore entra in un altro mondo attraverso la visione di forme che hanno in sé la nostalgia del calore di un tempo. Il corpo assorbe le linee del cosmo attraverso un processo di realizzazione del ritmo, di integrazione del ritmo individuale in uno indifferenziato e comune, perdendo la propria identità, per assumere la natura, il colore di ciò che circonda. Immersione nel ritmo diviene immersione nello spazio, creazione e condivisione del tempo. (Francesca Proia)
  
Francesca Proia, nata nel '75, studia danza classica, contemporanea e hatha yoga. Collabora con MonicaFrancia, Masaki Iwana, Silvia Rampelli. Dal '98 è nella compagnia TCP Tanti Cosi Progetti. Ha partecipato a diversi episodi della Tragedia Endogonidia di Romeo Castellucci, collaborando alle coreografie. Buio luce buio (2004) è menzione speciale al Festival Iceberg 2005; Qualcosa da sala, in collaborazione con Danilo Conti, è segnalazione speciale al Premio Scenario 2005.

Danilo Conti. Nel 1990 fonda, con la scrittrice e regista venezuelana Sonia Gonzales, il Teatro Naku. Nel 1994 fonda, con Antonella Piroli, TCP Tanti Cosi Progetti. Le numerose produzioni di TCP includono Un Castello di Carte (finalista del premio Eti Stregagatto 2002), I Tre Porcellini (finalista del premio Eti Stregagatto nel 1998), L'osservatorio di Palomar (il paese dove non si muore mai), Victor, Hansel e Gretel, Cappuccetto Rosso, and Il Gigante Egoista. Con TCP realizza inoltre Le Ore (2003), Il Movimento Apparente (2003), Le Ceneri di Lola Montes (2000), La punta dei capelli (1996), Un Miracolo Superfluo (1994). Nel 2004 fonda, con Francesca Proia e Antonella Piroli, Studio MUNI e insieme realizzano Apri gli occhi, incontri di yoga, musica, cinema.
Nel 2006 realizza con Antonella Piroli e prodotto da Accademia Perduta, Il viaggiatore immobile.